Inizia a delinearsi lo scenario che si avrà il prossimo 30 settembre, il giorno stabilito ieri dall’assemblea dei soci per nominare il nuovo consiglio di amministrazione (cda).

Nella sede del palazzo della Borsa, alle ore 10,30, si confronteranno tre liste: in primis ecco spiccare quella espressione della Fondazione Carige di Flavio Repetto, l’azionista di riferimento dell’istituto creditizio genovese, che detiene il 47% delle quote. Poi c’è la lista transalpina, dei francesi della Bpce, che detengono appena il 10% delle quote, ma sono risultati decisivi ai primi di agosto quando i due rappresentanti si sono dimessi azzerando il cda diretto dal presidente della Banca Cariga Giovanni Berneschi. Infine la lista dei privati, fermi al 6% delle quote. Le liste, come spiega il regolamento, dovranno essere depositate entro il 5 settembre, ossia 25 giorni prima dell’assemblea, che si preannuncia abbastanza calda.

La Fondazione Carige, alla quale spetta indicare il nome del presidente e del vice, certamente, non menzionerà l’attuale numero uno Berneschi e il suo vice Alessandro Scajola, fratello dell’ex Ministro dell’Interno del Pdl Claudio.
A meno di clamorose novità l’era Berneschi, che dura ininterrotamente da due decadi, è destinata a chiudersi. In pole ci sarebbe l’ex Presidente della Provinmcia Alessandro Repetto, seguito da Cesare Castelbarco, mentre Pierluigi Vinai si è defilato attraverso un tweet, per poi rilasciare dichiarazioni in tv che lasciavano intendere una nuova disponibilità.