E’ un Luigi Merlo a 360° quello che rompe il silenzio che durava da alcuni giorni ed interviene sul delicato sistema delle nomine delle varie autorità portuali

nazionali, molte di esse ancora prive di un presidente dopo mesi di carica vacante. Per il numero di Palazzo San Giorgio si tratta di “un triste spettacolo che ricorda gli ultimi giorni di Pompei, uno spettacolo indecente e un gioco al massacro che rischia di dare un duro colpo alla già fragile portualità italiana”. Merlo, dopo aver osservato la situazione italiana, ha deciso di chiedere al governo in carica, nonostante i forti momenti di tensione, un atto di coraggio, necessario a dare un segnale forte per la crescita del settore. Per Merlo “il parlamento e il governo dovrebbero trovare il coraggio di approvare una norma transitoria che cancelli subito Manfredonia, non istituisca Trapani e crei i sistemi portuali integrati fondendo alcune autorità portuali. In questo modo potremmo avere 10 o 11 autorità portuali di scala europea in grado di rilanciare il settore. Ci vuole coraggio – sennò l’intero sistema colerà a picco”.