Un sorpasso decisivo all’ultima curva, ormai i giochi sembrano fatti. Il successore di Flavio Repetto alla guida della Fondazione Carige dovrebbe essere lui, Paolo Momigliano

 classe di ferro 1958, avvocato, già sostenitore di Roberta Pinotti alle primarie del Pd. Per una manciata di preferenze Momigliano, vicino come appare scontato a posizioni di centrosinistra, avrebbe vinto il ballottaggio con il docente dell’Università di Genova, Casali, ex coordinatore provinciale di Forza Italia della prima ora. L’accordo sul suo nome è stato perfezionato ieri sera, non senza complicazioni. Momigliano può contare su una base di 15 voti, i 10 del centrosinistra rimasti fedeli a Flavio Repetto più Pani, Gandullia (altro docente universitario), Rommelli, Orengo e Catteneo, una maggioranza sufficiente a essere nominato dal consiglio di indirizzo, che si compone di 28 membri in tutto. Tale risicata maggioranza potrebbe salire a 18 se i consiglieri di indirizzo che sino a ieri sera si dichiaravano incerti scioglieranno le ultime riserve: si tratta del genovese Bruzzo, del savonese Michelini e dell’imperiese Papone, tutti indicati dal sistema camerale, ma non in prima linea come i colleghi Orengo e Catteneo.