Studiata ed elaborata dai tecnici del settore da tempo, per snellire il macchinoso apparato burocratico e per abbassare i costi, è finalmente venuta alla luce la nuova maxi Camera di Commercio

“Riviere di Liguria – Imperia La Spezia Savona”, ossia un mix tra il levante, la Città del Golfo dei Poeti, e il ponente, Savona e Imperia. Esclusa, per ovvie ragioni di importanza, quella di Genova. Una riforma spezzatino che a tanti non piace, specie a La Spezia, che è tagliata fuori dalle altre due città liguri per motivi geografici, tant’è la novità è pronta a partire.
Il consiglio camerale che rappresenta tre quarti della Liguria sarà composto da trenta rappresentanti delle imprese, ai quali si aggiungeranno, di diritto, i tre rappresentanti delle organizzazioni sindacali, dei consumatori e dei professionisti. La suddivisione per settori economici operata dal commissario Senese, ai sensi della normativa vigente, tiene conto di alcuni parametri: numero delle imprese, indice di occupazione, valore aggiunto e importo del diritto annuale. Ferma restando la suddivisione per settori, il consiglio sarà formato da persone designate dalle associazioni di categoria più rappresentative, sulla base delle regole stabilite per legge.