I cittadini e consumatori, non solo liguri, iniziano ad essere un po’ disorientati. Da un lato c’è un Governo che, dati alla mano, veritieri, dimostra come gli occupati sono saliti, i disoccupati

diminuiti, che c’è maggior fiducia nelle spese, che il debito pubblico sta scemando mese dopo mese e che le riforme sono necessarie, con un Pil in percepibile ascesa. Dall’altro l’Istat non vede questa crescita, mentre l’Inps (filo governativo) dà ragione a Matteo Renzi. In mezzo a questo bailamme di dati, la Susanna Camusso, segretaria della Cgil, attacca le politiche dell’esecutivo di centrosinistra e l’indicatore dei Consumi Confcommercio registra ad agosto un calo dello 0,3% rispetto a luglio ed una crescita del 2% tendenziale. Lo rende noto l’associazione dei commercianti precisando che “il dato congiunturale, seppure negativo, non sembra rappresentare un’interruzione nel processo di recupero dei livelli di consumo messo in atto dalle famiglie a partire dalla fine del 2014”. Il ridimensionamento di agosto è, infatti, influenzato da alcuni elementi occasionali.