Manca una visione d’insieme, manca la volontà di rilanciare l’occupazione e l’economia della nostra Regione. Il sindaco Doria, nonché presidente della Città Metropolitana – che quindi

rappresenta con i due enti oltre il 50% della partecipazione in Fiera Spa -rimane sordo e muto di fronte alle organizzazioni sindacali che rappresentano i 39 lavoratori a rischio con l’imminente liquidazione dell’ente. Lavoratori che meritano, quantomeno, di essere ricollocati e sia garantita loro la loro continuità occupazionale e reddituale, anziché dover pagare per gli errori fatti – per alcuni scientemente – da chi amministrava la preziosa Fiera Spa.

Se per ripianare i debiti di Fiera Spa servono 11 milioni di euro, è doveroso che tutti i soci (Comune, Regione, Città Metropolitana, Camera di Commercio e Autorità Portuale) si adoperino per salvare e, anzi, rilanciare la vocazione turistica della città e della regione rappresentate dall’ente Fiera.

I fondi si trovano. Perché, ad esempio, anziché destinare 7 milioni all’anno ad Arte per ripianare i suoi debiti (in cambio di zero ricchezza e zero benessere), non si investono su Fiera Spa? Di più: si potrebbe indire subito un concorso di progetti per riqualificare il demanio pubblico dell’area Fiera, uno spazio pubblico oggi lasciato all’abbandono e al degrado che, invece, potrebbe diventare il punto di arrivo e ritorno per una “rambla” genovese (via Brigate Partigiane) con mostre permanenti, spazi verdi sul mare, fiere periodiche e le grandi manifestazioni che forse non potremo più ospitare (Euroflora, Nautico, Sport Show). Ma anche musei, spazi pubblici destinati alle giovani associazioni culturali che potrebbero autogestirsi a rotazione, concerti, il palazzetto dello sport con manifestazioni sportive tutto l’anno!

Dalla riunione di capigruppo di questa mattina in Regione emerge, invece, un profondo senso di disimpegno nei confronti delle OOSS che difendono il diritto all’occupazione di dipendenti che per solidarietà si sono ridotti lo stipendio già del 40%, pagando gli errori di una cattiva amministrazione.

Dietro questa chiusura c’è un piano preciso da parte dei soci di Fiera Spa, proni agli interessi del più piccolo: l’Autorità Portuale che partecipa solo con un 2% e a cui fanno senza dubbio gola le aree sul mare e i cui interessi purtroppo non coincidono affatto con i diritti e gli interessi della città!

Continueremo a batterci a difesa della salute e degli spazi pubblici dei cittadini: le riparazioni navali, che si vorrebbero ampliare lì a scapito del rilancio occupazionale e della vocazione turistica della città, minano seriamente la salute dei cittadini come una qualsiasi industria pesante!

Alice Salvatore, portavoce MoVimento 5 Stelle in Regione Liguria