Si è svolto all’Hotel NH Marina nel Porto Antico di Genova, con grande affollamento e partecipazione, il seminario nazionale dedicato ai centri privati per le revisioni dei veicoli a motore,

organizzato dalle Associazioni Nazionali CNA–Servizi alla Comunità e dall’ANARA Confartigianato con la collaborazione della V Direzione generale del dipartimento per i trasporti terrestri del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, a cui hanno partecipato 180 titolari di imprese liguri e di delegazioni provenienti da tutta Italia. 

I centri privati per le  revisioni  dei veicoli a motore in Italia sono oltre 7.200 che hanno fatto investimenti in attrezzature per oltre 600milioni di euro: in termini occupazionali stiamo parlando di oltre 21.000 addetti che eseguono circa 12.000.000 revisioni all’anno. In Liguria i Centri Revisione sono circa 170 con oltre 500 addetti. Mediamente, ogni 3 anni tutto il parco circolante viene valutato dai Centri di Revisione, che rappresentano così una esistente e formidabile rete permanente di informazione ed assistenza a favore dei cittadini/automobilisti. L’attività dei Centri privati di revisione ha un impatto positivo anche in tema di politica ambientale per contenere l’obiettivo nazionale di riduzione delle emissioni di CO2.  

A fronte dei dati che affermano che ogni giorno sulle strade europee più di 5 persone perdono la vita in incidenti dovuti a difetti tecnici, che i veicoli con 6 o più anni di vita registrano un maggiore numero di incidenti per guasti tecnici e che la categoria dei motociclisti e dei giovani la percentuale più alta delle vittime, in Europa oltre 1200 vite potrebbero essere salvate e oltre 36000 incidenti potrebbero essere evitati aumentando la frequenza dei controlli. Il vantaggio economico per la società è stato stimato a oltre 5600 milioni di euro. Mario Turco, responsabile nazionale CNA – Unione Servizi alla Comunità ha dichiarato: “Per noi è importante che le revisioni non siano vissute come un dazio bensì come un sostegno per la sicurezza stradale. Non condividiamo i comportamenti scorretti di qualche Centro Revisione, e intendiamo privilegiare un dialogo intenso con i cittadini e con il Ministero dei Trasporti. Attraverso un processo informatico dalla durata standardizzata, l’automezzo sarà preso in carico direttamente dal sistema della Motorizzazione e seguito in ogni passaggio della procedura obbligata. In questo modo la qualità, la trasparenza ed il ben agire del Centro Revisione saranno garantiti!”

Raffaele Cerminara, segretario nazionale Confartigianato Impianti, ha dichiarato: “Il Convegno è stato costruttivo e la platea è stata opportunamente informata delle modifiche necessarie ai Centri Revisione per adeguarsi al regolamento europeo che potrebbe in breve divenire direttiva. I canoni per i Centri Revisione diverranno più precisi. E’ però vero che in Italia siamo all’avanguardia, grazie al protocollo MCTC Net 1 e nel successivo MCTC Net 2 finalizzato all’effettuazione di revisioni certe, oggettive e controllate secondo gli standard stabiliti per garantire la trasparenza, per evitare le truffe, per assicurare che la revisione sia svolta con controlli di qualità”.