Con il gruppo coreano Doosan pronto a rilevare le quote di maggioranza dell’Ansaldo Energia, nell’entroterra genovese si teme il peggio. Nel levante iniziano in tanti a tremare

da Cicagna, fino a Casarza Ligure, tra aziende che rappresentano una punta d’eccellenza a livello internazionale per quel che riguarda la componentistica elettrica e strumentazione, tutte realtà legate a doppio mandato all’Ansaldo. In caso di vendita, infatti, appare scontato che i coreani si affideranno a ditte che sorgono dalle parti di Seul per limitare i costi.
Nell’hinterland levantino sono circa una ventina di piccole aziende che danno lavoro a oltre trecento dipendenti, per la maggior parte giovani sotto i 40 anni, occupati a partire dalla fine degli anni Novanta. Se appare a rischio il futuro dell’azienda genovese, con esso entra in crisi una realtà di business che interessa da vicino chi nel Tigullio da anni opera nell’indotto di altissima qualità di Ansaldo Energia.