Nello spezzino vi è una azienda nello shipping che continua a far registrare numeri impressionanti, in netta crescita. Il tutto grazie allo straordinario lavoro dell’ex numero uno di Ucina

Massimo Perotti. La crescita vertiginosa del gruppo negli ultimi 10 anni è sotto gli occhi di tutti, da quanto Perotti ha raccolto il testimone di Giovanni Jannetti, che fondò il marchio nel 1958 a Viareggio. Una storia, quella di San Lorenzo, approdata sulle sponde amegliesi del Magra negli anni Novanta e che vede l’ingresso nei capannoni dell’ex cantiere Inma, a Pagliari, a partire dal primo marzo scorso.
Secondo i dati snocciolati dall’azienda, il fatturato è lievitato dai 40-50 milioni del 2005 ai 250 previsti nel 2016. La fase di difficoltà del biennio 2012-2013, dovuta alla crisi e alla paralisi del mercato domestico, è ormai alle spalle e nel 2015 abbiamo registrato 21 milioni di utile che saliranno a 25 quest’anno. Stiamo attendendo l’ok per l’ingresso nella baia Assab dell’arsenale dove potremmo effettuare le operazioni di service e refitting che oggi si realizza nel fiume Magra, con limiti di stazza stringenti. Inoltre – ha illustrato Rossi – stiamo per avviare l’ampliamento dello stabilimento di Ameglia e nel 2017 contiamo di raddoppiarne la capacità produttiva. San Lorenzo ha per il 95 per cento clienti non italiani, che si rivolgono a noi consci della qualità del ‘made in Italy’ e della capacità che abbiamo nel nostro Paese far realizzare i sogni. Grazie al rapporto con l’indotto ci presentiamo come un aggregatore di queste abilità, oltre che come il primo gruppo al mondo per scafi oltre i 24 metri in produzione.