Orizzontenergia.it ha intervistato la professoressa Paola Girdinio, delegato del rettore per il coordinamento scientifico del progetto “Smart City” del Comune di Genova: 

 

 

  • La città di Genova rappresenta un’eccellenza nel panorama italiano delle Smart Cities. 

    Nel suo cammino verso la sostenibilità le seguenti quattro matrici d’azione – Edifici Efficienti / Mobilità Sostenibile / Energia / Porto – hanno consentito di accedere ai finanziamenti europei per la realizzazione di progetti a favore di città intelligenti. In questo percorso, quali sono stati i punti di forza?

Il punto di forza del progetto “Genova Smart City” è la sua governance: infatti, al fine di creare una stretta sinergia fra enti locali, industria e ricerca, l’Avvocato Paolo Pissarello – ex vice sindaco – ha fortemente voluto la costituzione dell’Associazione Genova Smart City, finalizzata allo sviluppo di progetti di trasformazione della città in città intelligente.

Inizialmente costituita dal Comune di Genova, da Enel Distribuzione e dall’Università degli Studi di Genova, l’Associazione Genova Smart City conta oggi circa 80 aziende aderenti, tutte presenti sul territorio. Tra di esse, molte sono le PMI consorziate al SIIT – il Distretto Tecnologico Ligure dei Sistemi Intelligenti Integrati – con l’obiettivo comune di integrare tecnologie di diversa matrice in sistemi articolati ed intelligenti. Fra enti di ricerca attivi nell’Associazione vi è inoltre anche il CNR.

Questo a dimostrazione che la città di Genova è riuscita a realizzare con successo un ampio network composto da compagini professionali tanto diverse tra loro, impegnate però in un’azione comune per la messa a sistema delle loro competenze.

Uno dei punti di forza del lavoro svolto dall’Associazione Genova Smart City è stata la definizione dei seguenti Protocolli d’Intesa con alcune aziende associate:

ENEL

Smart Grid

ABB

Ospedale intelligente / Green Port / Laboratorio trasparente delle tecnologie

ERICSSON

Controllo mobilità attraverso i cellulari

IBM

Cruscotto intelligente

SELEX-ELSAG  

Monitoraggio dei consumi energetici per tipologia di edificio / Sicurezza del centro storico

SIEMENS

Edificio storico intelligente / Vertical farm / Green airport

TELECOM

Smart school / Mini trincea fibra ottica

TOSHIBA – ANSALDO TD

Efficientamento corsi acqua / Efficientamento energetico Museo Chiossone / Polo tecnologico

Project Manager della città di Genova per la gestione dei progetti Smart City in ambito europeo la società di consulenza in campo ingegneristico D’Appolonia, il cui apporto ha permesso aGenova diaggiudicarsi tre bandi europei per i progetti Smart City per un finanziamento complessivo pari a circa sei milioni di euro. I bandi riguardavano “pianificazione strategica sostenibile delle città”, “riscaldamento e raffreddamento”, “efficientamento energetico degli edifici”.

Sul fronte della pianificazione va riconosciuta l’importanza strategica del SEAP – Sustainable Energy Action Plan (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile) – che ha rappresentato il punto di riferimento per l’avviamento del progetto europeo. Va ricordato che il SEAP era stato redatto dal Comune in quanto firmatario del Patto dei Sindaci, iniziativa europea a sostegno degli enti locali attivi nell’attuazione di politiche di sostenibilità energica e riduzione delle emissioni.

  • In concreto quindi il progetto Genova Smart City cosa può portare alla città di Genova?

In primis va detto che l’Associazione Genova Smart City non è sorta al solo scopo di aggiudicarsi i progetti etichettati “smart”. La sua finalità principale è infatti quella di mettere a sistema le diverse competenze delle realtà che vi hanno aderito. Proprio per questo è stato costituito un Comitato Tecnico Scientifico[1] che ha individuato ben 25 progetti, suddivisi nelle quattro matrici accennate in precedenza – Edifici Efficienti / Mobilità Sostenibile / Energia / Porto – che sono poi stati integrati in un unico progetto complessivo denominato “Progetto Città Genova Smart City”. Per ogni matrice si procederà quindi alla selezione di un singolo progetto per il quale richiederne il finanziamento, valutandone parametri quali la bancabilità, la creazione di posti di lavoro, l’induzione di modifiche comportamentali, la creazione di consapevolezza.

In occasione invece del bando “Smart Cities and Communities and Social Innovation” presentato dal Miur, la città di Genova ha effettuato un cluster con altre realtà urbane italiane e sulle 12 idee progettuali presentate ben 7 sono state selezionate per la realizzazione dei progetti esecutivi.

[1] A presidio del Comitato Tecnico Scientificola Prof.ssa Paola Girdinio – Delegato del Rettore per il coordinamento scientifico del progetto “Smart City” del Comune di Genova.

  • Parlando di mobilità sostenibile quali sono le maggiori criticità genovesi? E cosa si intende in concreto con Sistema Integrato di Infomobilità?

Una tra le principali criticità della mobilità genovese è la presenza del porto all’interno della città ed il conseguente passaggio obbligato del flusso merci all’interno del centro storico cittadino.

Questo causa un pesante stress sulle arterie centrali della città che soffrono di un eccessivo congestionamento determinato dal sovrapporsi della mobilità commerciale a quella privata. Dall’ampio utilizzo della mobilità su gomma dipende inoltre anche il livello di inquinamento dell’aria e di emissioni climalteranti, inevitabili per questa tipologia di trasporto.

Attraverso lo sviluppo di una forma di mobilità più sostenibile si intende correggere questa problematica inducendo un drastico cambiamento della ripartizione modale a favore di una migliore vivibilità e qualità degli spazi pubblici. In tal senso è importante sviluppare nuovi progetti e spingere alla ricerca di finanziamenti privati.

In generale parlando di Sistema Integrato di Infomobilità ci riferiamo ad sistema basato su un costante flusso informativo, ovvero sulla costante rilevazione dei dati di traffico, sia attuale che previsto, e sulla relativa comunicazione mirata al cittadino. Inoltre, è basilare l’introduzione di mezzi di trasporto a zero emissioni e di relativi punti di ricarica per utilizzo sia pubblico che privato, per passeggeri e per merci.

  • In che modo l’approccio verso l’innovazione tecnologica influisce sulla partecipazione attiva del cittadino e quali sono le ricadute sociali che ne derivano?

La matrice “social” va considerata come un’estensione del concetto europeo di Smart City, che Genova Smart City ha implementato alle “classiche” attività di riduzione delle emissioni di CO2 e di miglioramento dell’efficienza energetica.

La matrice “social” pone l’accento sulla cultura, sul turismo e sull’invecchiamento attivo perseguendo lo sviluppo di nuove applicazioni tecnologiche – ad esempio collegamenti telematici – per aumentare la qualità della vita del cittadino. Munito degli strumenti necessari il cittadino potrà così acquisire un nuovo modo di vivere la città in maniera attiva.

Con queste finalità è stato avviato un apposito progetto formativo presso le scuole elementari che si propone di spiegare agli alunni il concetto di “smart”. E’ inoltre allo studio con alcune TV locali la realizzazione di un programma televisivo anch’esso dedicato alla divulgazione di concetti “smart” per un diretto coinvolgimento della cittadinanza.

  • A suo parere qual è l’elemento che non può assolutamente mancare in questo cammino di Genova verso la sostenibilità?

Sicuramente il forte impegno e la grossa volontà da parte di aziende ed enti di ricerca devono essere affiancati da un attivo coinvolgimento da parte degli Enti Locali, perché solo attraverso una stretta sinergia tra questi tre attori sarà possibile far fronte ai bisogni “smart” di Genova.

Per sensibilizzare maggiormente la PA si sta quindi pensando di avviare degli appositi corsi di formazione rivolti ai dipendenti comunali, così che essi stessi diventino un esempio per i cittadini.

14 Maggio 2013

Paola Girdinio

Membro del Consiglio di Amministrazione, Università degli Studi di Genova
Facoltà di Ingegneria