Sono circa seimila gli “esodati” in Liguria: il censimento frutto della collaborazione con l’Inps regionale ha individuato altri 2.838 lavoratori, che vanno così ad aggiungersi ai 3.600

conteggiati dal Governo. 
E per i “nuovi” non c’è al momento la copertura finanziaria. “Sicuramente è molto complicato recuperare i dati”, ha sottolineato l’assessore regionale al lavoro Enrico Vesco (foto), ricordando la parcellizzazione degli accordi – compresi quelli fra singolo lavoratore e azienda che sfuggono a ogni censimento.
Il prossimo passo è arrivare a trasformare i numeri in nomi e cognomi, analizzando ogni singolo caso per capire se la lista regionale e quella del governo siano sovrapponibili permettendo di ridurre in questo modo il numero degli esodati interessati. “Serve inoltre un’analisi più attenta per capire quanti dei 2.838 hanno una copertura previdenziale e i necessari contributi e quanti di questi hanno trovato un’altra occupazione”, puntualizza l’assessore.
L’opera di censimento si dovrebbe concludere a settembre e successivamente partirà il confronto con il Governo per respingere qualsiasi ipotesi di coinvolgimento della Regione dal punto di vista finanziario. “Sicuramente la richiesta del Ministro Fornero se è dettata dalla volontà di garantire i lavoratori è giusta e opportuna, ma non può ricadere sul bilancio regionale, ormai esangue per i continui tagli”, ha concluso Vesco.