La Regione Liguria è ormai da diversi anni in prima fila nel campo della sostenibilità ambientale, in particolare per quanto riguarda il Green Public Procurement (GPP), ossia gli acquisti verdi pubblici.

In estrema sintesi comprare verde significa inserire precisi criteri ambientali nelle procedure di gara della pubblica amministrazione in merito all’acquisto di beni e di servizi.
La Regione, in linea con la normativa europea e con quella nazionale, in primis con il Piano di Azione Nazionale per il GPP, ha approvato la legge regionale 31 del 2007 “Organizzazione della Regione per la trasparenza e la qualità degli appalti e delle concessioni”, una norma che richiede a tutti i soggetti pubblici, in particolare ai comuni con oltre duemila abitanti, l’adozione di un piano triennale degli acquisti verdi. La stessa legge, nel rispetto del codice degli appalti pubblici, prevede anche l’inserimento di prescrizioni ambientali nei capitolati e nei bandi di gara.
Recentemente, con la delibera 787 del 2012, la Giunta regionale ha inoltre approvato un modello di piano triennale per gli acquisti verdi (scaricabile dal sito www.ambienteinliguria.it). Si tratta di un importante  risultato, grazie al quale la Liguria può vantare di essere una delle prime Regioni italiane ad essersi concretamente attivata su questo argomento.
Il piano è uno strumento attuativo della legge 31 del 2007 e il suo principale obiettivo è quello di supportare tutti gli enti pubblici nella programmazione e nel monitoraggio dei propri acquisti. I lavori preparatori hanno visto il coinvolgimento del Dipartimento Ambiente e dell’Amministrazione Generale regionale e sono stati portati avanti grazie al supporto tecnico della società in house Liguria Ricerche, da anni impegnata nella gestione di progetti europei, soprattutto quelli riguardanti il tema della sostenibilità ambientale.
È da sottolineare che, col preciso intento di favorire da un lato la diffusione degli acquisti verdi da parte degli enti locali e dall’altro l’attuazione di politiche per la produzione e per il consumo sostenibile, la Regione ha partecipato a due progetti europei, finanziati dal programma Life+ Informazione e comunicazione: GPPinfoNet (www.gppinfonet.it) e Promise (www.lifepromise.it).
Tra le attività portate avanti coi due progetti va ricordata la creazione di una rete regionale GPP che oggi conta più di cento enti aderenti. Tale rete ha permesso già negli scorsi anni di realizzare iniziative volte alla sensibilizzazione del territorio, coinvolgendo i responsabili politici e fornendo un supporto metodologico agli addetti ai lavori che si occupano di acquisti e di bandi pubblici. L’attenzione alle esigenze del territorio è pertanto una priorità e non potrebbe essere altrimenti tenuto conto dell’ottima risposta e dell’impegno dimostrato nell’intraprendere politiche di sostenibilità: basti pensare che attualmente sono oltre cento gli enti locali che sono riusciti a ottenere la certificazione ambientale.
Considerato il peso della spesa pubblica, che a livello europeo costituisce in media il 19% del PIL, è facile comprendere l’importanza degli acquisti verdi pubblici. Infatti, puntare su una domanda pubblica sempre più green significa non solo spingere il mercato a crescere nella direzione di una costante innovazione, ma anche promuovere una cultura ambientale più attenta alla tutela delle risorse naturali.

Renata Briano
Assessore all’Ambiente
Regione Liguria