Il Consiglio Regionale ha approvato quest’oggi all’unanimità un Ordine del Giorno promosso dai capigruppo di Forza Italia e Partito Democratico, Claudio Muzio e Giovanni Lunardon

, e sottoscritto da tutti gli altri capigruppo, finalizzato a scongiurare la chiusura di sette uffici postali a Genova, prevista dal piano di riorganizzazione territoriale di Poste Italiane. Si tratta delle sedi di Genova 40 in via Rigola ad Angeli, Genova 51 in via Negrone a Sestri Ponente, Genova Campi 1 in via Bianchi, Genova 21 in via al Lagaccio, Genova 9 nel Centro Storico in Piazzetta Jacopo da Varagine (subito dietro a Piazza Caricamento), l’Ufficio Multietnico presso l’ufficio Genova Dante in Via Dante, Genova 65 in via Olivieri ad Apparizione.

L’Ordine del Giorno impegna il presidente Toti e la Giunta Regionale ad attivarsi in tempi brevi presso i vertici di Poste Italiane affinché sia rivisto il piano di riorganizzazione e ad aprire prontamente a tal fine un tavolo di confronto con Poste, Comune di Genova, organizzazioni sindacali e gli altri soggetti interessati.

 

“La chiusura di questi uffici postali – dichiara Muzio – comporterebbe pesanti disagi per i residenti dei quartieri interessati, che si troverebbero privati di un servizio di prossimità fondamentale. La soppressione di queste sedi, all’interno di un piano che non tiene in alcun conto dell’orografia della città, colpirebbe in particolare le persone anziane che si recano alle Poste per riscuotere la pensione, che si vedrebbero costrette a dover affrontare spostamenti in alcuni casi gravosi e a dover sopportare maggiori code”.

 

“Ricordo che gli uffici postali – prosegue il capogruppo di Forza Italia – svolgono una funzione sociale e di servizio nei quartieri della città, in particolare nelle zone periferiche, e che Poste Italiane S.p.A., partecipata dal Ministero dell’Economia, non può venir meno alla sua missione di soggetto erogatore di servizi di pubblico interesse”. 

“Ho partecipato lo scorso giovedì, con il capogruppo di Forza Italia in Comune a Genova, Mario Mascia, ad una affollatissima assemblea che ha avuto luogo in via Rigola, zona collinare e molto popolosa, sede di uno degli uffici postali destinati alla chiusura. Basterebbe avere sotto gli occhi questa realtà per rendersi conto che il piano di riorganizzazione di Poste Italiane non ha tenuto conto in alcun modo della peculiarità di Genova e delle esigenze dei cittadini. Per questo auspico che in tempi brevi si possa riuscire a invertire la rotta. L’approvazione unanime dell’Ordine del Giorno in Regione è un primo passo in questa direzione”, conclude Muzio.