Effetto devastante sull’economia del turismo in Italia, ed anche in Liguria (colpita dal Coronavirus con due casi, uno ad Alassio, uno alla Spezia), dopo la notizia della diffusione

del Sars 2019-2020 Cv2 dalla Cina. Voli bloccati e disdette delle prenotazioni sono ormai una costante che sta determinando danni incalcolabili per le imprese ricettive. A lanciare l’allarme tutte le categorie economiche.

Confindustria parla di una perdita di 5 miliardi di euro su tutto il Paese. La Toscana, una delle mete a livello mondiale, preferite per gite e vacanze, rischia grosso. Adesso non solo si perdono i turisti asiatici bloccati dal coronavirus nei loro Paesi di origine, ma anche chi disdice i viaggi in Italia per la diffusione del virus. Sono migliaia le cancellazioni anche in Toscana, dove il turismo rappresenta il 10% del Pil anche se per adesso non ci sono casi di coronavirus.

C’è preoccupazione anche per l’arrivo della Primavera e del blocco da parte del Miur delle gite scolastiche, che vede la nostra Liguria tra le mete più gettonate (con Acquario, i palazzi dei Rolli, la casa di Colombo, la cattedrale di San Lorenzo, tra le più gettonate).

Quasi il 50 per cento delle agenzie in provincia di Genova ha subito cancellazioni e ha dovuto rimborsare i viaggiatori. Le agenzie segnalano il 20,3 per cento di cancellazioni proprio per la Cina. Via Balbi è spettrale, la zona dell’Acquario semi deserta. AirBnb e le loro case in affitto stanno precipitano. Un allarmismo ingiustificato, globale, che rischia di affossare l’economia italiana e globale.