Si è inaugurata a Genova Sestri Ponente la grande sede (2000 metri quadri) di Progetto Ecomission, ramo d’azienda della storica Teknit, dove è stata dislocata la prima linea

di produzione di scooter elettrici “made in Italy”, gli Ecojumbo.

L’amministratore delegato Walter Pilloni ha dato la possibilità ai suoi ospiti, presenti il Presidente della Regione Liguria Claudio Burlando e la Vicepresidente Marylin Fusco (nella foto mentre firma uno scooter) di provare i nuovi mezzi elettrici e di visitare la linea di assemblaggio importata da Shangai la scorsa estate.
Questa linea, lunga 25 metri, ha la capacità produttiva di 12 scooter per la costruzione di 2 modelli al giorno.
Il dottor Pilloni conta di realizzare 50 mezzi al mese nell’immediato futuro in modo da riuscire a soddisfare la crescente richiesta relativa a questo prodotto.
“Siamo molto fieri di essere, al momento, i primi in questa nicchia di mercato secondo i dati dell’Ancma (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) – ha detto l’amministratore delegato – ma soprattutto siamo fieri di essere tra i primi a inaugurare un’inversione di tendenza rispetto alla politica di delocalizzazione adottato da molte aziende italiane”.
E, in effetti, il Progetto Ecomission è un primo, coraggioso esempio di delocalizzazione “inversa”, in cui le linee di montaggio sono state implementate nel capoluogo ligure. Un importante segnale della produttività italiana. Un’iniziativa imprenditoriale sviluppata nel capoluogo ligure che si tramuterà in investimenti e posti di lavoro.
Su questa nuova linea di montaggio – identica alla linea esistente a Shangai della Huang Limited Company – nasce Ecojumbo, uno scooter elettrico innovativo sotto tutti i punti di vista.
Ha spiegato il dottor Pilloni: “Lo stabilimento di Sestri Ponente consente, per dimensioni e tecnologia, di accogliere la crescente domanda che suscita questo prodotto. Una richiesta che è in aumento viste le eccezionali prestazioni di questo mezzo del tutte identiche a quelle dei modelli a benzina e visti i prezzi dei carburanti tradizionali. Un confronto in cui non possiamo che uscirne vincenti in termini economici ed ecologici”.
E la vittoria di Walter Pilloni è una vittoria di Genova.

Domenico Papalia