Firma e presentazione dell’atto conclusivo della fusione e incorporazione dei singoli Confidi liguri nel nuovo Confido regionale,

il cosidetto “Confidone”, per la concessione dei fidi alle imprese, in mattinata, nella sede di Filse Spa, a Genova, con la partecipazione dell’assessore allo sviluppo economico della Regione Liguria Renzo Guccinelli (foto).

La fusione tra i confidi di Fidimpresa (industria), Mediocom (commercio) e Cooperfidi (cooperazione), che dà origine al nuovo confidi polisettoriale Rete Fidi Liguria, al quale si unisce il Confart (artigianato), con un apporto di capitale sociale, è oggi una realtà.

Si tratta di un progetto strategico, fortemente voluto dalla Regione, per razionalizzare l’offerta di garanzie collettive su finanziamenti bancari per le piccole e medie imprese locali, con l’obiettivo di allentare i pesanti vincoli all’accesso al credito che esse si trovano ad affrontare in questa difficile fase congiunturale.

I confidi, sono, a questo proposito, uno strumento assai importante, che opera a condizioni di mercato, ma contemporaneamente con una logica associativa di tipo non profit, rivolgendosi ad un ampio ventaglio di imprese con la disponibilità ad assumersi, attraverso la garanzia consortile, una quota di rischio tale da rendere possibile alle banche l’erogazione di un maggior importo di finanziamento.

La nuova iniziativa in Liguria è la prima a livello nazionale a mettere insieme i confidi di quattro settori economici, creando massa critica e miglioramenti gestionali in capo ad un unico confidi di maggiori dimensioni.

Rete Fidi Liguria nasce così con una base di 260 milioni di euro di garanzie su circa 600 milioni di euro di finanziamenti bancari, in essere a favore di oltre 5.000 imprese; questo dato rappresenta una quota di mercato del 43%, la maggiore in Liguria, quasi doppia rispetto a quella del principale confidi originario di altra regione. Inoltre, esso fa parte del ristretto novero dei circa 50 confidi (su un totale di oltre 600) di maggiori dimensioni, iscritti nell’elenco degli intermediari finanziari vigilati dalla Banca d’Italia.

Il patrimonio e i fondi, di origine pubblica e privata, complessivamente depositati da Rete Fidi a fronte di questo impegno ammontano a circa 42 milioni di euro, e costituiscono una dotazione in grado di reggere i colpi di una crisi che sta duramente provando la capacità di tenuta delle nostre imprese. Inoltre, in coincidenza con l’avvio di Rete Fidi, la Regione ha oggi realizzato un riordino degli stanziamenti a favore dei confidi liguri, adeguando le modalità di utilizzo di fondi pregressi per un importo di circa 3 milioni di euro alla normativa applicabile agli intermediari vigilati.

Queste risorse vengono così trasformate in un innovativo strumento di capitalizzazione, computabile nel patrimonio di vigilanza TIER1. Si tratta di una soluzione contribuisce a portare il rapporto tra patrimonio di vigilanza e garanzie in essere ad un livello intorno al 12%, decisamente superiore al minimo del 6% richiesto dalle norme, a testimonianza della qualità della nuova iniziativa.

La nascita di Rete Fidi costituisce, d’altra parte, il momento essenziale di una complessiva strategia di razionalizzazione degli interventi della Regione Liguria nel campo del credito, concertata con le associazioni di categoria delle imprese alle quali fanno capo i confidi e con le Camere di Commercio, ed attuata attraverso la FI.L.S.E..

In questo ambito, l’operatività di Rete Fidi è indirizzata sui finanziamenti di importo iniziale da un minimo di 75 mila euro fino ad un massimo di oltre 3 milioni di euro, a sostegno della liquidità delle aziende e degli investimenti di rilancio dell’economia ligure. Gli altri confidi liguri si focalizzeranno nel campo del microcredito fino a 75 mila euro, per il quale risultano già ben orientati e specializzati.

La guida del nuovo confidi è affidata ad un Consiglio di Amministrazione guidato dal presidente Luigi Attanasio, di Confindustria, e composto da rappresentanti delle associazioni di categoria dei diversi settori, delle banche finanziatrici, della FI.L.S.E. e dell’Unioncamere, a garanzia del collegamento con tutti i soggetti istituzionali interessati alla ripresa ed allo sviluppo del tessuto delle piccole e medie imprese liguri.