Una “crisi drammatica”, come mai era stata conosciuta da chi non ha vissuto quelle ormai storiche del secolo scorso. Non usa mezzi termini per descrivere la realtà italiana il presidente della Regione

Liguria Claudio Burlando, durante la seduta del Consiglio Regionale di martedì 9 aprile.

Cifre impietose: “La disoccupazione ha raggiunto l’11,7%. Quella giovanile è al  38,7%: cifre che non conoscevamo dal 1992”, ricorda Burlando.

Di fronte a un mondo che cambia e a nuovi attori entrati prepotentemente nello scenario globale, molti paesi sembrano aver smarrito i meccanismi della crescita: le politiche di attenzione agli equilibri finanziari non sembrano in grado di far ripartire l’economia. “È apparso evidente in questi ultimi due anni, che un tentativo di risanamento finanziario non associato a politiche di crescita ha generato solo qualche miglioramento dei conti pubblici, ma ha creato recessione e fenomeni di povertà che non sono più sostenibili”.

Bisogna invece puntare sui propri punti di forza, investendo tutto quanto sarà possibile investire. Per la Liguria, è il ragionamento di Burlando, vuol dire soprattutto portualità: “i porti liguri danno all’erario cinque miliardi di euro all’anno di accise e hanno una potenzialità tale da poter raddoppiare l’operatività e, quindi, questo gettito”. Un discorso che va a toccare l’importanza di alcune grandi opere, che non possono essere bocciate indistintamente: “bisogna dare un giudizio su ogni singolo intervento. Nella logistica europea si sta affermando l’idea di un corridoio nord-sud tra i grandi porti che movimenterà sempre più le merci”.

Burlando ha quindi elencato i dieci punti che vanno realizzati, a cominciare da quelli che dipendono dal Governo, come il pagamento dei crediti alla imprese e il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali. Servono anche investimenti nelle opere ferroviarie, in particolare bisogna trovare le risorse per il Terzo Valico. “Il quarto punto è Fincantieri, che da marzo prossimo inizierà a produrre una nave da crociera”. Per la portualità e lo shipping è necessario un compenso agli investimenti, mentre per la rete stradale basterebbe far partire gli interventi già definiti, tutti “tranne uno: aspettiamo la VIA per la Gronda e poi si aprirà la discussione anche su quell’opera”.

Al settimo punto troviamo gli Erzelli, per i quali sembra emergere da parte dell’Università la volontà di chiudere positivamente la partita. “C’è poi il comparto della nautica: siamo impegnati nell’operazione Baglietto-Azimut. Abbiamo faticosamente convenuto di creare un settore dimagrito, ma di crearlo comunque perché è chiaro che senza nautica la Fiera non riesce a stare in piedi”.

Chiudono l’elenco la filiera agroalimentare e il turismo.

Il presidente ha, infine, annunciato tre iniziative che la Giunta intende attuare: “Una certamente con la Lombardia e forse anche con il Piemonte per discutere di portualità e retro-portualità. La seconda riguarda il credito per lo shipping, mentre la terza riguarda il settore lavoro, Finmeccanica e industria. Bisognerà affrontare la vicenda Selex ES”.

REGIONE LIGURIA – GIORNALE DELLA GIUNTA