Un gettito al di sotto delle previsioni. È quello che riguarda l’Imu, secondo le prime stime, alquanto veritiere, arrivate agli economi del Comune di Genova. Fino ad ora, nel corso del 2012,

sono stati saldati all’incirca 267 milioni di euro dai cittadini genovesi, con un avanzo che oscilla attorno ai 5 milioni di euro.

Queste sono solo alcune delle cifre del consultivo del 2012, approvato dalla giunta del sindaco Marco Doria (foto) e presentato dalla commissione presieduta dall’esponente del Pd Franco Miceli. “Le minori entrate sono dovute principalmente per degli errori commessi dai contribuenti” sottolinea l’esponente del partito del segretario Pierluigi Bersani.

Sempre durante il dibattito in aula, la “barricadera” e “pasionaria” esponente del Pdl Lilli Lauro, in predicato l’anno scorso di diventare aspirante sindaco del centrodestra al posto di Pierluigi Vinai, ha chiesto delucidazioni al Comune di Genova per il passivo di circa 5 milioni di euro dovuto a spese postali, apprendendo poi dal Comune stesso che questa cifra è dovuta alla notifica delle sanzioni.

Sempre l’erario del Comune ha incassati un altro bel gruzzoletto, 1,4 milioni di euro nel 2012 per una nuova tassa, alquanto malvista dai turisti di molte città italiane, ossia l’imposta di soggiorno, in vigore anche a Firenze, Siena, Roma e Venezia, tanto per citare le più importanti località turistiche del Bel Paese.