“Così com’è il decreto sulla spending review che il Governo si sta accingendo ad approvare in consiglio dei Ministri è insostenibile per il servizio sanitario nazionale e ligure”.

Lo dicono gli assessori regionali alla salute e alle politiche sociali, Claudio Montaldo (foto) e Lorena Rambaudi dopo gli incontri di ieri e di oggi con il Ministro della salute, Balduzzi, insieme alle altre regioni e la riunione della conferenza dei presidenti.
“Le Regioni – hanno detto Rambaudi e Montaldo – sono pronte ad andare fino in fondo, rivolgendosi anche al presidente della Repubblica, Napolitano perché siamo in presenza di una violazione costituzionale, visto che l’attuale decreto invaliderebbe nei contenuti e nel metodo, sia l’impostazione del servizio sanitario nazionale, sia i rapporti tra Stato e Regioni rispetto ad una materia come la sanità che è convergente. Al Ministro è stato chiesto di contenere al massimo il taglio, poter decidere insieme cosa tagliare ed evitare ulteriori revisioni della spesa nel 2013 e nel 2014, perché quegli anni vanno ricondotti nell’ambito del patto per la salute che deve ancora essere definito”. È contro la ridefinizione unilaterale del servizio sanitario nazionale che le Regioni oggi si sono espresse.
Secondo gli assessori della Regione Liguria Montaldo e Rambaudi, il taglio unilaterale previsto dal Governo di un miliardo sul fondo sanitario con modalità che non possono neanche essere concordate “sarebbe un colpo troppo pesante per la nostra regione. A questo si andrebbero ad aggiungere un ulteriore taglio di 2 miliardi nel 2013 e altri 2 miliardi nel 2014 e negli anni a seguire, per un totale di 22 miliardi in meno per la sanità italiana da quando sono iniziate le manovra, prima con Tremonti e poi con Monti”.