Via libera al bilancio di previsione 2013 e a 180 milioni di euro di investimenti nei prossimi tre anni. Questo in sintesi il risultato del Comitato portuale svoltosi questa mattina,

l’ultimo per Rino Canavese (foto), presidente con due mandati sulle spalle e da due mesi circa commissario del Porto di Savona. “Vi ringrazio tutti e vi auguro buon lavoro”. Così si è congedato l’ingegner Canavese dopo 36 anni trascorsi prima come tecnico, poi come capo dell’ufficio tecnico, segretario generale e presidente, prima di passare le consegne, nei prossimi giorni, al suo successore, Gianluigi Miazza.

Il bilancio di previsione, che ha ottenuto anche il parere favorevole del collegio dei Revisori dei Conti che ha sottolineato l’aderenza al dettame del contenimento della spesa pubblica, presenza un avanzo di competenza per il 2013 di € 1.463.400. Le entrate correnti previste risultano sostanzialmente stabili rispetto alle previsioni 2012 e ammontano a € 15.426.000 mentre le uscite correnti si attestano su € 10.823.100. Da rilevare che le spese relative al personale rimangono inalterate rispetto al 2012 e le uscite per consumi diminuiscono del 10% circa rispetto al 2010, come auspicato dalla legge 135/2012. Le ntrate in conto capitale sono stimate intorno a € 22.165.000 (mutui per € 21.665.000); le entrate in conto capitale considerano investimenti per complessivi 24.304.500.

Approvato anche il Piano Operativo Triennale nel quale gli interventi più rilevanti riguardano le opere indispensabili all’operatività della piattaforma multipurpose di APM Terminal a Vado Ligure. Il prolungamento della diga foranea a protezione delle nuove opere costerà 80 milioni di euro: la diga sarà allungata di 500 metri e consentirà anche di ricavare accosti per navi ro-ro e nuovi spazi operativi. Altri 23 milioni sono messi in preventivo per la realizzazione del sovrappasso sulla via Aurelia per collegare il terminal contenitori ai varchi portuali che saranno realizzati sulle aree ex Fornicoke con un’ulteriore spesa di 11 milioni. Lo spostamento (e interramento) degli oleodotti attualmente sistemati lungo il torrente Segno costerà 2 milioni 365 mila euro, l’adeguamento dello scalo ferroviario portuale per adattarlo all’operatività di Metrocargo, il sistema di caricamento dei contenitori da camion a vagone ferroviario e viceversa, richiederà 2 milioni 900 mila euro.

Sei milioni saranno necessari per la realizzazione di nuove case per gli abitanti di località Gheia, nella zona di Porto Vado più vicina agli impatti della piattaforma.

Tre milioni sono destinati alla costruzione del nuovo centro culturale (con biblioteca e auditorium) nell’area di separazione tra Vado centro e le nuove opere portuali, 550 mila euro serviranno per la sistemazione delle aree demaniali di Porto Vado, mentre 4,5 milioni è la spesa prevista per gli impianti di alimentazione elettrica della piattaforma stessa. Dieci milioni (in aggiunta ai 150 mila euro già impegnati per il concorso di idee) serviranno a riqualificare le aree di separazione tra il Terrapieno Sud di Porto Vado e la spiaggia di Bergeggi. Infine 16 milioni sono previsti per il nuovo casello autostradale di Bossarino.

Quanto al bacino di Savona, 7,3 milioni sono destinati a completare il terminal rinfuse agli Alti Fondali, con l’allungamento della banchina (30 metri con fondale a meno 18 metri), 6,8 milioni saranno utilizzati per risistemare e adeguare i capannoni ex Italsider, con qualche inevitabile demolizione 3 milioni saranno assorbiti da lavori di manutenzione. Lungo la zona a mare di Savona è prevista la sistemazione dell’attraversamento ferroviario sui giardini del prolungamento, il riordino della spiaggia sotto piazzale Eroe dei Due Mondi, la risistemazione del terrapieno di Zinola e la sistemazione del litorale tra rio Solcasso e il pontile Enel, a Vado Ligure.