La crisi c’è, si sente in tutti i settori della società, ma al Terminal di Voltri il grosso dei clienti resta ancorato alle banchine ponentine. La notizia sui numeri del traffico del porto voltrese

arriva anche all’Autorità Portuale di Genova che, nei giorni scorsi, aveva fatto il punto della situazione a Piombino, in Toscana, con i principali terminalisti italiani.

Nel mese di febbraio, il Voltri Terminal ha movimentato 97.163 teu (è la scala di misura internazionale per quantificare i container e le merci varie nei porti). Si tratta di un dato in leggero rialzo rispetto al mese di gennaio, ma in calo se paragonato allo stesso mese del 2012. Anche gennaio 2013 ha chiuso con una impercettibile flessione se paragonati i dati dello stesso mese nel 2012.

La concorrenza estera, i prezzi agevolati fatti dai porti spagnoli e greci (per uscire dalle rispettive crisi, ancora più serrate di quella italiana), avrebbero causato questo piccolo rallentamento che danneggia anche le mini imbarcazioni rosse che ogni giorno accompagnano le navi in porto. Meno teu, equivalgono a meno lavoro. L’equazione è molto semplice.