C’è ancora tanto da fare, idee da stilare, investimenti da elargire. Il progetto del tunnel sotto il porto di Genova è come una pentola a vapore che ribolle,

un vulcano di energie.

Nelle ultime ore si è sparsa la notizia che, fra i punti da modificare riguardo al progetto preliminare dell’opera, ecco l’innesto col nodo di San Benigno e il collegamento con la Fiera Internazionale di Genova, così come richiesto dal Ministero.

Ossia varianti necessarie, secondo l’assemblea dei soci della spa in liquidazione, per correre al passo dei tempi, seguendo le esigenze del porto di Genova. Infatti il disegno del tunnel sotto il porto risale a qualche anno fa e nel frattempo sono cambiate parecchie questioni, sono mutate le esigenze del porto e delle banchine. Tutto, però, potrebbe cambiare nel caso alla Fiera di Genova sbarcasse l’idea sponsorizzata dalla Sampdoria, di uno stadio di proprietà e del conseguente addio al “Luigi Ferraris”, che resterebbe in mano solo al Genoa.

Il nuovo progetto sul nodo di San Bisagno permetterà di risparmiare un bel gruzzoletto e non aprire i cantieri a Calata Sanità. Bisogna inoltre tenere in massima considerazione le esigenze dell’area delle Riparazioni Navali, che potrebbero cambiare di sede.