Dura denuncia da parte della “triplice” (i sindacati Cgil, Cisl e Uil), che in una nota diffusa agli organi di stampa attacca: “Negli ultimi dieci anni l’ENEL ha messo mano a ristrutturazioni

organizzative che si stanno connotando per un progressivo abbandono del territorio e un calo del personale di oltre 6 mila unità a livello nazionale. I lavoratori – in alcuni casi – sono sostituiti dalla tecnologia e per contrarre le spese di gestione si accorpano le zone e si esternalizzano le funzioni. Il risultato che si ottiene, purtroppo, è quello di una deresponsabilizzazione verso gli obblighi del servizio elettrico.
Nelle prossime settimane, purtroppo, l’ennesimo di questi interventi si concretizzerà: ENEL SpA sembra intenzionata a sopprimere, attraverso accorpamenti e ridefinizioni di nuovi confini di competenza, alcune zone e unità operative che rappresentano, insieme alle squadre di operai, il primo vero punto di contatto con il territorio – aggiungono – Nell’ambito della Liguria la riorganizzazione prevede: il superamento della zona di La Spezia che sarà accorpata a Genova, l’accorpamento delle unità operative di La Spezia Centro con La Spezia Esterna (comprendente i recapiti di Sarzana – Sesta Godano – Levanto), l’accorpamento delle unità operative di Genova Centro con Genova esterna, che significherà il superamento della unità operativa di Busalla, l’accorpamento delle unità operative di Ventimiglia con Imperia, che significherà il superamento della unità Operativa di Ventimiglia”.