Una situazione fuori portata, che sta peggiorando di giorno in giorno. La Liguria, regione a forte trazione balneare, infatti sta pagando lo scotto dei cantieri eterni in autostrada.

Sia a ponente che a levante. Visti i continui ristringimenti di carreggiata da Albenga a Sestri Ponente da una parte, e da Nervi a Spezia dall’altra, le persone per andare al mare, ma metteci anche i pendolari e i lavoratori saltuari o stagionali, ora stanno scegliendo i binari, ma anche qui la situazione è delicatissima. A fronte di un leggero calo dei treni, all’interno dei convogli molti posti non sono utilizzabili (quelli uni di fronte agli altri, contrassegnati da un cerchio rosso di divieto). Sui convogli in pochi si attengono ai regolamenti anti Covid: gente che strappa le catenelle divisorie, altri che non seguono i flussi indicati per terra, altri ancora che si tolgono le mascherine. Dulcis in fundo, ovviamente, i controllori non riescono a verificare i biglietti a bordo, in particolare nei fine settimana, quando i treni scoppiano di bagnanti sudati.
Nella tratta del mare tra Genova ed Alassio, il pienone lo si ha tra Voltri e Finale Ligure. In poche si fermano tra Arenzano, Cogoleto e Varazze. A Savona si carica ancora il treno, mentre i primi villeggianti o bagnanti a scendere sono quelli per Albissola e Celle.
A levante, la situazione sui treni migliora di un goccio una volta passata Genova Nervi, con i primi bagnanti che scendono da Bogliasco in poi.