“La consigliera Della Bianca fa confusione perché il costo degli anziani in un sistema sanitario non è determinato solo da una spesa diretta di residenzialità e semiresidenzialità,

ma da un’incidenza sul complesso delle prestazioni sanitarie che, per gli over 65enni, è di quattro volte superiore rispetto a chi sta sotto”. Lo dice l’assessore regionale alla salute, Claudio Montaldo (foto), rispondendo ad un’interrogazione presentata dalla consigliera Della Bianca. “La pesatura degli anziani – aggiunge Montaldo – è stata infatti un criterio del riparto nazionale, fino a che nel 2010, non è stata dimezzata dall’allora Ministro Sacconi. Agenas, l’agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, nel suo studio per il riparto 2011 definisce l’incidenza degli anziani sul 70% della spesa, infratti gli over 75 enni consumano farmaci 11 volte di più rispetto alle altre fasce di età”. Montando chiarisce poi che “le differenze tra Asl e Asl sono determinate da andamenti storici che hanno visto negli anni crescere la residenzialità maggiormente nell’area metropolitana genovese, dove storicamente vi è stato un peso maggiore della gestione diretta. Per questo abbiamo deliberato, come Giunta, il passaggio di tutte le strutture residenziali al sistema convenzionato, decisamente meno costoso”. A proposito poi dei dati l’assessore specifica che “i flussi ministeriali, inviati dalla Regione Liguria, quindi omogenei ci dicono che il costo pro-capite degli anziani é per la Asl 1 imperiese di 69,20 euro, per la Asl 2 savonese 61,38, per la Asl 3 genovese 98,79, per la Asl 4 chiavarese 89,63 e per la Asl 5 spezzina 61,28 per una media regionale di 82,12. Tenendo conto che lo standard rappresentato da Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia e Toscana ammonta a 83,81. Quindi vi sono Asl abbondantemente sotto e altre sopra”.