“Una città fredda ed inosopitale verso il Salone Nauticol Non capisco l’atteggiamento della città di Genova e dei suoi abitanti, sempre pronti a mugugnare, ma la nostra pazienza

ha un limite. Ci sono diverse alternative, anche se sarebbe un delitto spostare il Salone Nautico”. Intervistata dal direttore di Primocanale, Luigi Leone, Carla Demaria, la prima donna presidente di Ucina – Confindustria della Nautica, non usa mezze parole per descrivere il suo stato d’animo. Ucina ha la sede proprio a Genova, l’unico salone internazionale dello shipping è a Genova, e questa città, sia per le istituzioni, che sopratutto i suoi cittadini, non vedono di buon occhio la kermesse. E’ una sensazione a naso che aleggia ormai da anni. “E’ come se – si sofferma ancora la Demaria – A Basilea, in Svizzera, qualcuno si sognasse di spostare la mostra annuale sugli orologi, ebbene, nessuno lo ha mai pensato. Il Nautico per Genova è una grandiosa opportunità, sia per l’immagine, che per l’economia. Anche il Ministro Calenda, quando ci ha concesso un milione di euro, mi ha parlato di questo atteggiamento dei genovesi. Lo vedono quasi come un salone dei ricchi”.
Il tutto alla vigila dell’edizione numero 55, quella dove, grazie alla mediazione della stessa Demaria, sono tornati a Genova alcuni marchi che nelle ultime edizioni si erano allontanati dal Salone.