Paderno nel milanese, Novi Ligure in provincia di Alessandria e poi a Cornigliano. Continua il peregrinare dei lavoratori dell’Ilva di Taranto, sballottati come pacchi postali da una parte all’altra
del Nord Ovest Italia, avvisati una settimana prima o addirittura appena tre giorni prima del nuovo incarico. Nel frattempo, è stato firmato poche ore fa presso la sede di Confindustria a Genova dai sindacati confederali un accordo con la stessa Ilva che prevede il ricorso al contratto di solidarietà dal prossimo primo ottobre per i dipendenti dello stabilimento di Cornigliano. A fine settembre scadeva la cassa integrazione e vi era un po’ di malumore all’interno dello stabilimento ponentino. L’accordo vale per dodici mesi e va a interessare i circa 1700 lavoratori occupati a Genova, 700 dei quali oggi sono impegnati in lavori di pubblica utilità (tra cui una decina all biblioteca Berio, a sistemare i libri universitari negli scaffali).