L’artigianato ligure, nel 2016, è ancora in rosso. Nonostante alcuni timidi tentativi di ripresa, ecco dati ancora in ribasso, seppur di poco. Il calo è dello 0,9% nella nostra

regione. In particolare vi è una diminuzione dell’1% circa per il settore edile (21.367 imprese attive), dovuta al saldo negativo tra aperture (1.455) e chiusure d’impresa (1.694). Per quello che riguarda il manifatturiero, meno -1,6%.I numeri liguri, seppur negativi, rispecchiano una situazione meno pesante di quella che emerge nel resto d’Italia: il panorama nazionale vede un calo dell’1,7% per il manifatturiero e addirittura del 2% per le costruzioni. Nel complesso, le imprese artigiane italiane sono diminuite dell’1,4% nel corso del 2016. Tra le regioni che calano di meno la Liguria (-0,9%) si piazza terza dopo il Trentino (-0,4) e la Lombardia (-0,8).
Il calo più brusco si registra a Savona (9.104 realtà attive), dove chiudono complessivamente 723 microimprese e ne aprono solo 571: il bilancio a fine anno è negativo dell’1,6%. In questo 2016 Genova, 22.717 microimprese all’attivo, ha visto chiudere 1.575 realtà, a fronte di 1.377 nuove aperture, per un calo complessivo dello 0,9%. Chiusura d’anno amara anche nello spezzino: 482 cessazioni d’attività contro 409 avvii d’impresa artigiana, per un totale di 5.303 microimprese attive: -1,4% a fine 2016. Buone notizie invece dall’imperiese, dove l’artigianato tiene: la situazione è invariata, con lo stesso saldo tra aperture e chiusure (478) per un totale di 7.046 micro e piccole imprese all’attivo.