Le sue parole, dure, sono veritieri. Basta osservare l’entrata e l’uscita della fabbrica Fincantieri di Genova. L’amministratore Delegato Alessandro Bono ha ragione: dei nuovi assunti, la

maggioranza o hanno la pelle scura e sono originari di India, Pakistan, o centr’Africa, o sono dell’Est Europa, vedi Albania e Romania. Bono è tranciante: <Nei prossimi due o tre anni avremo bisogno di 5-6 mila lavoratori ma non so dove andarli a trovare…Carpentieri, saldatori… Abbiamo lavoro per 10 anni e cresciamo ad un ritmo del 10% ma sembra che i giovani abbiano perso la voglia di lavorare>.
Eh sì, pare proprio che anche gli under 30 liguri preferiscono fare l’avvocato, svolgere l’architetto, o lavorare come geometra, o ancora fare il mantenuto a casa, ma di “sporcarsi le mani” in Fincantieri, in cambio di un contratto a tempo indeterminato, nemmeno l’ombra.