L’ex presidente dell’Authority portuale genovese, Luigi Merlo, marito della Deputata spezzina di “Italia Viva” Raffaella Paita, osserva sui recenti danni provocati dal maltempo nella nostra

regione, dal punto di vista del sistema dei trasporti (prima il tracollo di un viadotto sulla A6 all’altezza di Quiliano, poi le varie frane che hanno isolato varie comunità, quindi la chiusura della linea ferroviaria Genova – Ventimiglia all’altezza della stazione di Genova Pegli): “Il sistema portuale di Genova e Savona rappresenta buona parte del traffico portuale di destinazione finale del sistema italiano diretto in Nord Italia e in Svizzera. Si tratta di traffico che circola quasi esclusivamente su gomma, anche per la grande responsabilità politica di chi in passato ha bloccato e rallentato la realizzazione del Terzo valico”. “Se parte del traffico, a causa dell’assenza di collegamenti autostradali, fosse dirottato su altri scali europei, sarebbe un disastro economico destinato a durare nel tempo – avverte il presidente di Federlogistica Conftrasporto -. Inoltre sarebbe un danno enorme per l’erario. Infatti, se il 30% del traffico transitasse non più negli scali italiani ma in quelli nord europei, lo Stato perderebbe 1 miliardo e mezzo di Iva e accise in un solo anno”. “Non solo – aggiunge Merlo – ma il sistema portuale ligure è nel suo complesso il più importante a livello nazionale per il crocerismo e fondamentale per il traffico traghetti. Occorre una attenzione straordinaria, ma anche una accelerazione di tutti gli interventi in essere. Sarebbe ora che la politica italiana capisse il valore della portualità e la ponesse al centro della sua azione”.