L’era di Giovanni Berneschi al timone della Banca Carige è ufficialmente terminata. Salvo colpi di scena clamorosi, il consiglio di amministrazione domani o al massimo dopo domani

 approverà le controdeduzioni da inviare a Bankitalia, nel corso della terza seduta sul tema. Emergono, da voci di corridoio, che i consiglieri hanno chiesto che il dossier fosse modificato, reso più realistico e snellito. Nel corso della riunione un consigliere ha fatto presente che la banca va difesa, “ma con risposte veritiere, perché in questi casi più resti sulla verità e meglio è”. Nella loro versione originale le controdeduzioni occupavano 80 pagine, decisamente troppe. 
Il tema caldo, al centro delle discussioni, è stata, la governance: qui alcuni consiglieri sono stati più critici, pretendendo controdeduzioni più rispondenti alla realtà dei fatti. Secondo indiscrezioni, la bozza tendeva a puntare l’accento sulla collegialità delle decisioni prese dal cda, ma su questo i consiglieri del socio di maggioranza della Fondazione Carige di Flavio Repetto (47%) l’eterno rivale di Berneschi, e del socio francese Bpce (10%) hanno preteso che il dissenso e la dialettica emergessero chiaramente. 
La prossima data cruciale per i destini della banca genovese arriverà lunedì 30 settembre, data della tanto attesa assemblea dei soci che eleggerà il nuovo cda presieduto da Cesare Castelbarco Albani (il vice è l’ex presidente della Provincia di Genova Alessandro Repetto, cattolico di Sestri Ponente del Partito Democratico). Al massimo ci saranno trenta giorni di tempo per trovare un amministratore delegato e produrre con lui un nuovo piano industriale per Carige.