Fondazione San Paolo, il presidente Profumo presenta i progetti per il 2022

Francesco Profumo, Presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo, ha presentato oggi, insieme al Segretario Generale Alberto Anfossi, la strategia e alcuni progetti significativi per il 2022, in linea con il Piano Strategico Pluriennale 2021-2024.

La presentazione di oggi è stata il racconto di una passeggiata nei nostri territori, in sei tappe, che rappresentano le trasversalità sulle quali si basa la strategia della Fondazione. Tappe simbolo del nostro approccio multidimensionale ed esempi di progetti e processi replicabili sui nostri territori di riferimento e scalabili a livello nazionale: wellbeing, come concetto olistico della salute delle persone e delle comunità; saperi, come un processo di apprendimento continuo di ogni persona, durante tutto il corso della vita; opportunità, come creazione di condizioni di accesso all’inclusione e all’accompagnamento delle persone più vulnerabili; svolta green, che si concentra sull’ambiente naturale e antropico, da conservare e rigenerare; innovazione e digitale, come dimensioni creative e trasformative trasversali delle organizzazioni e geografie, come valorizzazione delle specificità, delle diversità, e delle interconnessioni dei territori.

“Quest’anno festeggiamo il trentennale delle Fondazioni e il prossimo la Compagnia di San Paolo compirà 460 anni. Sono abbastanza per farci dire che ogni grande passaggio della storia, anche il più impegnativo e spiazzante, come è la pandemia, richiede la capacità di reiventarsi. È quello che stiamo facendo rimanendo fedeli alla nostra missione: le persone e il bene comune.” – ha dichiarato Francesco Profumo, Presidente della Fondazione – “La Compagnia di San Paolo ha colto l’opportunità scritta in questa svolta storica: ecco perché il nostro Piano Strategico, presentato un anno fa, ha scelto di innovare profondamente e farlo in coerenza con uno sforzo collettivo, che da Bruxelles, a Roma, fino a Torino richiede la capacità di allinearsi e lavorare insieme. È il tempo dei costruttori: dai titoli ai cantieri è stato il mantra della Compagnia nel 2021”.

La Fondazione Compagnia di San Paolo, attraverso il Piano Strategico 2021-2024 aveva già annunciato che avrebbe impostato la propria azione alla luce di una ripartenza, o meglio di una partenza verso qualcosa di nuovo, sintetizzabile nel binomio innovazione ed educazione, intesi come fattori chiave per costruire il futuro. Sono grandi sfide, fortemente intrecciate: – “Non c’è innovazione che non sia, prima di tutto, innovazione nell’operare delle donne e degli uomini: digitalizzazione e transizione verde sono opportunità straordinarie, ma la qualità del cambiamento che realizzeremo dipenderà innanzitutto dalla nostra capacità di trovare nuovi equilibri e nuovi slanci, come persone e come comunità, in armonia con queste importanti trasformazioni.” – ha continuato il Presidente Profumo – “E poi c’è la priorità numero uno del Paese, l’educazione, che parte dai più piccoli, ma che coinvolge tutti, perché tutti siamo chiamati a non smettere mai di imparare. Questa è la prima condizione perché questi processi siano condivisi e producano più opportunità per il nostro Paese. Dobbiamo scommettere sulle migliori energie, ad esempio quelle espresse dalle realtà giovanili del sociale, che mirano a trovare un punto di equilibrio tra innovazione e coesione. E dobbiamo coniugare intelligenza e impegno, che vuol dire anche impegno e fatica, con la capacità di guardare le cose con occhi nuovi”.

Questo agire è reso possibile grazie a una attenta gestione del patrimonio e delle risorse, che ha l’obiettivo di garantire la solidarietà intergenerazionale aumentando il valore reale del patrimonio a beneficio delle future generazioni. “L’obiettivo della politica di investimento della Fondazione è di supportare in modo programmabile e sostenibile l’attività istituzionale, la missione dell’ente, preservando, anzi accrescendo, nel contempo, il valore reale del patrimonio nel lungo termine” – ha dichiarato Alberto Anfossi, Segretario Generale della Fondazione Compagnia di San Paolo.  “L’anno scorso abbiamo annunciato un assesment del nostro portafoglio in ottica ESG e quest’anno possiamo dire di aver realizzato questo lavoro avendo definito, approvato e messo in atto una politica di investimento responsabile.”

“L’ottima diversificazione degli investimenti” – continua il Segretario Anfossi – “come avvenuto nel 2020, in un contesto di zero dividendi dalle partecipazioni bancarie e come è accaduto nuovamente nel 2021 in condizioni di mercato favorevoli – ci consente non solo di tornare ad alimentare il Fondo di stabilizzazione delle erogazioni con circa 25 milioni di euro – con l’obiettivo di tornare al valore pre 2020 di 360 milioni di euro già entro la fine dell’anno – ma anche di confermare la leva erogativa di 500 milioni di euro sul quadriennio 2021-2024, a supporto della realizzazione degli obiettivi della Fondazione. Nel Piano strategico parlavamo di due velocità, con l’intenzione di differenziare gli stanziamenti ordinari da quelli strategici. Ecco, oggi siamo in grado di stanziare ulteriori 100 milioni di euro per gli interventi strategici nel quadriennio che verranno utilizzati prioritariamente a sostegno delle 6 trasversalità, cardine della nostra azione strategica. Con questi presupposti, possiamo fissare valore complessivo delle erogazioni per il 2022 a 155 milioni di euro, dei quali almeno 35 milioni di tipo esplicitamente strategico, collegati cioè alle trasversalità già citate prima e finalizzati ad abilitare processi di rafforzamento strutturale dei beneficiari all’insegna della sostenibilità, dell’autonomia e dell’innovazione. Aggiungendo a questi gli importi previsti per i Fondi per il Volontariato e il Fondo per le iniziative comuni delle Fondazioni possiamo preventivare un impegno complessivo di 161 milioni di euro nel 2022”.

Rispetto alle erogazioni, è da evidenziare anche che il loro grado di rigidità è costantemente diminuito negli ultimi anni, rendendo la Fondazione maggiormente in grado di rispondere alle esigenze emergenti dal territorio anche in corso d’anno; parallelamente sono progressivamente aumentate le risorse messe a bando, incrementando il percorso che la Compagnia di San Paolo ha attivato verso l’apertura e la valutazione comparativa.

 

Il Patrimonio

Il patrimonio della Compagnia al 31/12/2021, valutato a prezzi di mercato correnti, ammontava a 7,9 miliardi di euro.

La componente strategica valeva circa 3,34 miliardi, dei quali 2,7 miliardi rappresentato dalla partecipazione in Intesa Sanpaolo. La componente diversificata valeva circa 4,35 miliardi di euro.

 

Nel corso del 2021, il Consiglio Generale ha approvato, in collaborazione con il nostro asset manager Fondaco Sgr una nuova politica di investimento responsabile relativa al portafoglio diversificato, dunque agli investimenti in strumenti quotati, in conformità ai criteri ESG e allineati ad alcuni SDG’S, ritenendo infatti che i fattori ambientali, sociali e di buon governo (ESG) abbiano un effetto importante sulla performance a lungo termine degli investimenti.

Le erogazioni

Per il 2022 la quota base delle erogazioni ammonta a 120 milioni di euro ai quali sommare la componente strategica pari a 35 milioni a supporto delle trasversalità individuate nel Piano strategico della Fondazione (e finalizzati ad abilitare processi di rafforzamento strutturale dei beneficiari all’insegna della sostenibilità, dell’autonomia e dell’innovazione), per un totale di 155 milioni di euro. A questi vanno aggiunti 5,4 milioni di euro per i Fondi Speciali per il Volontariato e quasi 500 mila euro per il Fondo nazionale per iniziative comuni delle Fondazioni.

Il totale complessivo per l’anno 2022 ammonta a 161 milioni di euro.

La quota base delle erogazioni sarà così suddivisa: Obiettivo Cultura 32,7 mln di euro; Obiettivo Persone 46,5 milioni di euro; Obiettivo Pianeta 39,5 milioni di euro, il budget della Direzione Pianificazione, Studi e valutazione ammonta a 1,3 milioni di euro.

LIGURIAECONOMY TV

Intervista all’europarlamentare Marco Campomenosi

Intervista all’imprenditore Sebastiano Gattorno

Intervista al presidente di Porto Antico Mauro Ferrando