Alla ricerca della modernità, per recuperare il gap con le altre nazioni. La Bombardier punta al rinnovo del parco mezzi che, rispetto alle altre nazioni più sviluppate dell’Unione Europea

è indietro di due gradini. “In Italia ci sono oltre 800 locomotori per il trasporto ferroviario merci che hanno più di 35 anni. Spesso ai convegni si sente parlare di trasporto green e di passaggio modale dalla gomma al ferro ma nella realtà questa volontà non si vede”. A dirlo è Luigi Corradi, amministratore delegato di Bombardier per l’Italia, che in un incontro con la stampa a Genova ha parlato del trasporto ferroviario cargo: “Su questo business stiamo soffrendo ed è lì anche su quello che vogliamo puntare per cercare di aumentare le vendite”.  A questo proposito uno dei gioielli di Bombardier è la locomotiva TRAXX con Ultimo Miglio messo a punto per consentire le manovre portuali in assenza di elettrificazione. La particolarità di questa macchina è rappresentata dal superamento del ‘conflitto’ tra le diverse modalità di trasporto: i locomotori TRAXX con Ultimo Miglio possono infatti viaggiare nei porti a bassa velocità rendendo possibile il trasporto delle merci su ferro fino al punto di consegna. Questo locomotore, secondo quanto spiega Bombardier, non pretende di sostituire totalmente i servizi di manovra portuale tradizionali ma offre agli operatori un’opzione in più per permettere una gestione dei traffici più flessibile ed efficace. Tecnicamente in modalità Ultimo Miglio la TRAXX ha una forza di trazione all’avviamento pari a 300 kN e consentirà una velocità di servizio fino a 40 km/h, in funzione della pendenza e del carico trainato; il motore diesel soddisfa inoltre i nuovi standard sulle emissioni dei gas di scarico “Stage IIIB”, obbligatori dallo scorso gennaio. L’utilizzo di un motore diesel industriale adattato alle esigenze del trasporto ferroviario, assicura inoltre un significativo abbassamento dei costi pari ad oltre il 15% rispetto al ricorso ai tradizionali locomotori da manovra.