Il negozio di via Cantore, a Sampierdarena, era diventato il punto di riferimento di centinaia di genovesi, clienti della compagnia telefonica low cost, la Bip Mobile, invece dal 30 sera

è arrivata una mazzata, del tutto inaspettata. La Bip Mobile, come era successo alla Blue un decennio fa (poi assorbita dalla Wind), è fallita in maniera quasi del tutto inspiegabile, visto che in poco più di sei mesi in Italia ben 210.000 persone avevano scelto la compagnia telefonica low cost, che aveva iniziato ad essere un serio concorrente di Wind, Tim, Vodafone e Tre. E così sono saltati all’improvviso i telefoni aziendali (circa 16.000 in tutta la Penisola), gli abbonamenti ad internet (quasi 20.000 da 10 euro al mese) e sopratutto i contratti di privati.
A Genova ha subito chiuso il punto di via Cantore, sotto i portici, lato destro andando verso Cornigliano, mentre in fretta e furia stanno scomparendo anche in via XX Settembre e piazza Tommaseo le insegne della Bip. I consumatori si sentono beffati, i lavoratori sul punto di scendere in piazza. Non è escluso un ricorso ad organi di giustizia per farsi riconoscere i propri diritti.