Nessun passo indietro dopo le dimissioni di Luigi Merlo dalla carica di vice presidente dell’associazione. Assoporti tira dritto per la sua strada e rilancia. Per Pasqualino Monti 

il numero uno di Assoporti, il gesto di Merlo è stato sbagliato nel metodo e nel merito. ”Occorre più senso di responsabilità’ e meno individualismo, meno fiducia di poter calare dall’alto un modello di Governance miracolosa”. Insomma, l’accusa è diretta e colpisce proprio Merlo. Le sue sono dimissioni sbagliate, nel momento cruciale della riforma dei Porti italiani voluta dal Ministro Maurizio Lupi. Monti, non ha perso ogni speranza, vorrebbe convincere il numero uno dell’autorità portuale di Genova a non dimettersi e a restare vicepresidente. Il dissenso ruota intorno alla riduzione del numero delle Authority, oggi 24, che in base al progetto di riforma sarebbero accorpate in otto distretti logistici mentre il presidente di Assoporti alla fusione antepone un coordinamento. Monti risponde poi all’attacco di Merlo circa la presenza di lobby negative in Assoporti rinfacciandogli la norma ”salvaportuali” approvata nei mesi scorsi con il forte pressing del numero uno dell’autorità portuale di Genova. ”Mi sembra ipocrita – afferma -. Da una parte il mega disegno sui distretti e dall’altro l’approvazione di un emendamento in legge di stabilità che permette alle Authority di intervenire con propri fondi a favore degli articoli 17 e 16 ‘prestatori di manodopera’… Pazzesco, quale lobby in questo caso è più dannosa per il sistema portuale nazionale?”.