L’unica via maestra è il dialogo. Si aggrappano a questo i lavoratori del Carlo Felice per vedersi garantiti i propri diritti dopo gli ultimi febbrili 24 mesi, nei quali è successo tutto

e il contrario di tutto. Anche se nelle ultime settimane si sono registrate parecchie divisioni, i sindacati si sono ritrovati al tavolo con il sovrintendente dello stabile Giovanni Pacor per riprendere il dialogo. Nei prossimi giorni sono previsti una serie di incontri per analizzare il piano triennale, punto per punto, con particolare attenzione ai costi generali, a eventuali eccedenze, al contratto integrativo. 
In un documento inviato alle organizzazioni sindacali, la direzione ha ribadito la piena apertura a discutere su tutto il piano. In particolare, “riguardo le eventuali eccedenze – si legge – che potrebbero scaturire nel corso del triennio la Fondazione cercherà, utilizzando le risorse che verranno acquisite, di ridurle al minimo e nessun lavoratore lascerà la Fondazione senza la piena certezza della successiva destinazione”.