Sembrava tutto fatto. Luigi Merlo, il presidente dell’Authority Portuale, aveva persino dato l’annuncio, il sindaco Marco Doria e il Governatore Claudio Burlando erano al settimo cielo

per una grande vittoria, ma da questa mattina l’entusiasmo è calato drasticamente. Ma da poche ore si infiamma il caso-Concordia. Situazione quanto mai paradossale, perché la Carnival, a cui compete la scelta del progetto vincente, ha già compiuto tutti i suoi passi, decidendo di affidarsi al porto di Genova, l’unico in grado di demolire il relitto della Concordia, in virtù di una proposta che mette in campo spazi, tecnologie, competenze e certificazioni uniche nel panorama italiano. Questo però ancora non basta, visto che la conferenza dei servizi, a cui compete pronunciarsi sul progetto vincente, si è aperta lunedì scorso con la rovente opposizione della parte pubblica toscana, che respinge la soluzione genovese e rivendica come unica praticabile quella di Piombino. Una notizia che gela la Genova dello shipping.