Tensione alle stelle tra l’Autorità Portuale di Genova, Claudio Burlando e Marco Doria da una parte, e l’amministrazione comunale di Piombino. In mezzo tanto denaro, prestigio

e la possibilità di demolire il relitto della Costa ancor vergognosamente ancorata al largo dell’Isola del Giglio. Ma oltre Piombino, che ha fatto scatenare Luigi Merlo, il presidente dell’Authority genovese, c’è anche il sindaco della lussuosa Forte dei Marmi a far imbufalire i genovesi. Lo “scontro” si consuma sulla Concordia, in un nuovo duello a distanza tra il porto ligure e quello toscano di Piombino. Nel dibattito già teso entra oggi anche il sindaco di Forte dei Marmi, Umberto Buratti, anche lui contrario all’arrivo del relitto a Genova e favorevole a una petizione perché la Costa Concordia sia trasferita a Piombino. “Il maggiore problema – ha detto il sindaco – è la possibilità di inquinamento ambientale in un periodo di alta stagione come quello di luglio, in cui è stato deciso di effettuare il trasporto del relitto. Il tratto che va dall’Isola del Giglio passa per l’Argentario, l’Isola d’Elba, la Versilia, Lerici, per non parlare della Corsica, in pratica, il paradiso dei cetacei”.