Nonostante l’ostracismo dei sindacati che, compatti, parlano di situazione tragica, qualcosa si muove al Carlo Felice: in attesa della rinomina del consiglio d’amministrazione

e, di conseguenza, del sovrintendente, i rappresentanti di tutte le sigle sindacali si sono incontrate con i vertici del Teatro per definire alcuni aspetti del piano triennale da inviare a Roma per accedere ai finanziamenti previsti dalla legge Bray.
In particolare era necessaria la firma su due punti, come richiesto dalla legge: la ricontrattazione dell’accordo sindacale e il problema esuberi. Proprio quest’ultimo punto aveva rappresentato nelle scorse settimane il motivo di scontro non solo fra vertici e sindacati, ma anche all’interno del fronte sindacale. Ora una soluzione sembra essere stata trovata con un incremento (sulla base delle leggi disponibili) dei pensionamenti, un incentivo agli esodi e una ottimizzazione della programmazione al fine di evitare eccessive assunzioni a tempo determinato. L’accordo non è stato ancora siglato perchè i sindacati attendono l’incontro con il sindaco al quale hanno indirizzato una lettera aperta.