Non era, poi, del tutto così scontato che il dopo Luigi Merlo, da ottobre 2015 a febbraio 2016, si dipingesse della parola tecnico. Per una volta tanto, a quanto dicono

i grillini, il centrodestra, per bocca di Giovanni Toti, e il centrosinistra, Graziano Delrio dixit, si sono accordati senza clamori. Sarà un commissario di prestigio (il Governatore spinge per un ligure che conosca il territorio e le problematiche, il Ministro dei Trasporti un foresto di spessore), a traghettare Palazzo San Giorgio fino alle elezioni interne del febbraio 2016, nelle quali i favoriti sono Rino Canavese e Sandro Biasotti. Delrio e Toti hanno affermato all’unisono: “La politica deve restare fuori”. In un paese come il nostro dove la sinistra ha persino librerie (Feltrinelli), catene alimentari (Coop e Eataly) e circoli ricreativi (Arci ed Anpi), sembra un miracolo.