In mezzo c’è l’autonomia del porto savonese da quello genovese, una storia lunga che la sta portando avanti il presidente dell’Authority della città della Torretta Gianluigi

Miazza. Ma ieri, al consiglio regionale ligure, i toni si sono alzati. Da un lato il centrodestra, dall’altro il Pd che ha accusato anche il M5S di discriminare lo scalo ponentino. “Bisognava tenere aperta la discussione sull’autonomia dell’Autorità Portuale di Savona-Vado. Prendiamo atto che chi non ha voluto inserire questa modifica – cioè il Movimento 5 Stelle, la Lega Nord e Forza Italia – di fatto chiude la discussione sull’autonomia del porto di Savona, nonostante i proclami fatti in campagna elettorale. Perché non hanno voluto inserire un riferimento esplicito alla nuova piattaforma prevista nel bacino portuale di Vado né sollecitare il Governo a dare attuazione al Piano delle Opere e degli Investimenti Portuali previsto dallo Sblocca Italia, nel quale è inserita la realizzazione di interventi imprescindibili per lo sviluppo di tutti e tre i porti liguri?”.