Luigi Merlo ha chiuso il suo secondo mandato alla guida del porto di Genova con un Comitato Portuale che è apparso di commiato puro. Il marito della Paita, come annunciato

da mesi, prima ancora delle regionali poi perse dal suo centrosinistra, ha presentato le proprie dimissioni approvando il bilancio di previsione 2016. L’Autorità Portuale ha spiegato che l’orizzonte temporale del POT, che va di pari passo con l’esercizio 2016, tiene conto di una serie di elementi imprescindibili per la vita dell’ente e in particolar modo del prossimo avvicendamento ai suoi vertici, della fase di avvio del nuovo Piano Regolatore Portuale, dell’annunciata riforma della legge istitutiva delle Autorità Portuali e dei contenuti del Piano Strategico Nazionale della Portualità e della Logistica. Il Piano Operativo Triennale contiene quindi innanzitutto i progetti già approvati dal Comitato Portuale nella riprogrammazione precedente, i cui procedimenti di affidamento dei lavori potranno concludersi nel corso del prossimo esercizio. Tra i più significativi, il progetto di elettrificazione delle banchine di Prà e l’avanzamento delle procedure per l’elettrificazione dell’area industriale, nonché la previsione della nuova calata a uso industriale a Sestri Ponente.