Per il sindacato di sinistra, come per gran parte dei partiti politici italiani progressisti, il nuovo sistema di pagamento dei voucher è senza dubbio un sinonimo di sfruttamento, un

meccanismo distorto del sistema lavorativo, che al massimo potrebbe andare bene per un brevissimo periodo di tempo e per un giovane appena uscito dal mondo dello studio. “Inoltre non vi sono certezze pensionistiche, è una gran presa in gira – fanno sapere dal quartier generale della CGIL a Genova Cornigliano – Siamo di fronte a una presa in giro del lavoratore, per di più sfruttato”.
Ma in cosa consistono questi famosi vaucher immessi nel mercato del lavoro da poco tempo per battere il sommerso ed il nero in particolare in piccoli lavoretti saltuari come le pulizie delle case, le baby sitter, le dog sitter ed altro? Innanzitutto sono utilizzati dai datori di lavori anche per lavori di ufficio, telefonisti o agenti. Al termine della giornata di lavoro, il datore di lavoro consegna un foglio simile al gioco del Lotto, dal valore lordo di 11,50. In verità il netto è di 7,50 euro (appena!). Con il simbolo dell’Inail in alto a destra, il lavoratore si reca alla posta o in un tabacchino e ritira il denaro contante, il tutto è tracciabile, quindi lo stato non corre rischi di essere aggirato.