Se lo dice Confindustria Genova… L’analisi congiunturale del primo semestre 2016, proveniente secondo consuetudine dall’ex grattacielo SIP di via San Vincenzo, certifica a chiare lettere

che l’economia genovese è “già ferma”, con un calo complessivo del volume d’affari delle aziende attorno all’8 per cento. Né vale a consolarci il dato in contro-tendenza di un 7 per cento positivo nell’export, vista la più che esigua base di partenza.
Con questo sono serviti quanti – ancora alla fine 2015 – dichiaravano finita la stagione delle vacche magre e profetizzavano l’avvento dalle nostre parti di stagioni grassissime. Il problema è che questi simpatici ottimisti evitavano con cura di spiegarci quali fossero le basi su cui si sarebbe sviluppata l’inversione di tendenza. Visto che nel territorio non si era manifestato alcun mutamento strutturale nel tessuto d’impresa, in costante scivolamento verso il declino.
Il grido di dolore che ora ci giunge dall’associazione degli industriali – se non altro – è una benefica presa d’atto della situazione, che dovrebbe stoppare l’insana abitudine locale di occultare la realtà con abbellimenti di fantasia.
Come diceva Albert Einstein, “porsi i problemi significa risolverli”.