Sono la croce e delizia dei sindacati, dei lavoratori precari e degli stessi datori di lavoro, che negli ultimi due anni hanno dovuto rivoluzionare il sistema di pagamento dei propri

 dipendenti: i famosi e tanto discussi voucher. Oggi a Roma si discuteranno due proposte per farli vivere, altrimenti si rischia un clamoroso stop al progetto originale. Il primo piano prevede di consentire l’uso dei voucher solo alle famiglie per pagare badanti, baby sitter, colf, lavoretti di giardinaggio, con tetto ribassato a 5 mila euro all’anno per voucherista (dai 7 mila attuali). Tutto il resto è fuori: industria, commercio, edilizia, turismo, servizi. La seconda proposta punta invece a ricomprendere anche le imprese con zero o un dipendente.