La Giunta comunale, su proposta del vicesindaco e assessore all’urbanistica Stefano Bernini, propone all’esame del Consiglio comunale l’Accordo di programma raggiunto con Regione Liguria

e Autorità portuale per assicurare l’uso produttivo industriale delle aree dismesse da Piaggio Aero. Si tratta di un adeguamento della normativa comunale e regionale per l’area interessata (47mila mq occupati da capannoni industriali su un’area complessiva di 62mila inclusa la ferrovia).

Di fronte alla decisione dell’azienda Piaggio di trasferire fuori Genova lo stabilimento di produzione mantenendo soltanto l’attività di service in aeroporto, il Comune, che fino all’ultimo ha cercato di scongiurare tale scelta, ha sempre ribadito la propria determinazione a mantenere ferma la destinazione industriale dell’area.

 

L’attuale vincolo urbanistico è però limitato al solo settore aereonautico, una condizione posta a suo tempo proprio per radicare in città quella tipologia di industria.  Oggi tale vincolo precluderebbe invece l’insediamento aziende altrettanto avanzate per tecnologia e ricerca ma con diversa gamma produttiva.

 

È necessario dunque rimuovere velocemente questa restrizione per non perdere occasioni di investimento da parte di aziende che potrebbero essere interessate a svilupparsi a Genova.

 

L’area, che si trova al centro di un’ampia fascia interessata all’industria e, secondo le previsioni del Puc, alla creazione di un nodo intermodale, è coinvolta anche nei lavori già eseguiti o in via di completamento per la messa in sicurezza del bacino del torrente Chiaravagna.

 

Il Comune ha concordato con Regione Liguria e con Autorità portuale (proprietaria della porzione più grande dell’area ex Piaggio) un accordo di programma, con valenza di variante urbanistica, che destina l’area a industria di alta tecnologia. Escluse invece attività commerciali e logistiche.
La modifica, una volta approvata dal Consiglio Comunale e ratificata anche da Regione e Autorità portuale, seguirà l’iter tipico delle modifiche urbanistiche (30 giorni di pubblicazione).

 

“L’obiettivo del provvedimento è creare posti di lavoro in ambito industriale – sottolinea Bernini – anche per dare un futuro occupazionale agli ottanta lavoratori Piaggio che l’azienda ha dichiarato in esubero (58 sono in cassa integrazione). Nel confronto con le organizzazioni sindacali abbiamo concordato anche sul fatto che il successivo bando per l’assegnazione dell’area debba prevedere una forte premialità per le aziende che assumeranno questi lavoratori. Altro aspetto dell’intesa tra Enti è che il futuro concessionario può comprare la porzione di area di proprietà Piaggio o, in alternativa, ricorrere al subaffitto da Autorità portuale che acquisirebbe a sua volta il terreno”.