Genovesi di successo all’estero, nell’epoca della globalizzazione, è sempre più facile trovare prestigiosi imprenditori e manager in ogni parte del pianeta, soprattutto nell’est del mondo.

Alessandro Testa propone per Liguria Economy alcune interviste a genovesi di successo. Per noi ha intervistato Federico Parodi Bellon, Head of After Sales presso Ferrari Greater China.

Da quale parte di Genova viene?
Sono nato a Bogliasco e mi sono spostato a Genova per l’Università. Attualmente i miei genitori vivono a Salto di Avegno (Recco).

Come è arrivato in Cina?
All’Università ho cavalcato l’onda europea, faccio parte di una delle prime generazioni ad avere beneficiato di progetti come Leonardo, Erasmus ed Aiesec che mi hanno infondato una vera cultura europea. Successivamente, ho cavalcato una seconda onda con un progetto organizzato dalla commissione della CE “Europe China Manager Training Program”. Dopo aver superato la selezione italiana ed europea sono arrivato in Cina con altri colleghi Europei nel 1999.

Quale è il luogo a cui è più legato e quale ti affascinare di più?
La Riviera Ligure da Nervi a Santa Margherita Ligure, e Recco dove ho conseguito la Maturità Scientifica.

Quanto spesso ritorna a Genova?
Generalmente due volte l’anno per vedere i genitori e amici e in caso di trasferte per lavoro mi prendo qualche weekend per tornare in Liguria.

Quale è la cosa che le manca di più? Quale cibo?
Il mare e la focaccia al formaggio. Entrambi non sono replicabili a Shanghai.

Avendo vissuto in Cina da molto tempo, cosa porterebbe della Cina in Liguria?
L’intraprendenza dei cinesi e la loro facilità ad aggirare congiunture, inventandosi in brevissimo tempo un business sostenibile. In Cina è presente una importante nicchia sociale contraddistinta da gusti ed interessi per l’arte, la cultura e l’enogastronomia Italiana: se il sistema Liguria riuscisse ad agganciare questa nicchia si potrebbero avere ricadute positive sull’’economia della nostra regione.

Su cosa deve puntare la Liguria per essere competitiva?
I quattro settori chiave per creare competitività in Liguria a livello mondiale probabilmente sono: R&D, shipping, tecnologia e turismo.

Se dovesse dare un consiglio al neo eletto sindaco di Genova, indipendentemente dallo schieramento politico, quale sarebbe?
Un gemellaggio di Genova con una città cinese potrebbe rappresentare una soluzione facile e tangibile per creare un collegamento con la Cina e per provare a contrastare la tendenza che vede una stretta sui visti per i cinesi in ambito di turismo, stage e studio. Questa stretta mette a rischio opportunità per i cinesi di visitare e conoscere la nostra regione.

Che cosa sanno i Cinesi della Liguria?
Le due-tre cose che saltano in mente ai cinesi parlando della Liguria sono le Cinque Terre, Genova come porto commerciale e Vialli quando ha vinto lo scudetto con la Samp. Persino Portofino è poco conosciuta.

Quale è Il suo pensiero sulle infrastrutture cinesi?
Le infrastrutture cinesi hanno trasformato la vita dei cittadini, specialmente per quanto riguarda l’ammodernamento di strade, autostrade, linee ferroviarie e aeree. La prossima sfida per la Cina sarà migliorare la qualità dei servizi (in particolare quello aereo in quanto I voli sono costosi e spesso in ritardo). Per quanto riguarda la metropolitana tutte le città sia di primo, secondo e terzo ordine sono tutte provviste di una rete metropolitana efficiente, sicura e moderna.

Cosa pensa dell’aeroporto di Genova?
Come utente, l’aeroporto di Genova è il mio preferito data la sua dimensione. Una volta facendo il check-in al Cristoforo Colombo, il personale della compagnia di volo rispose alla mia domanda se l’aereo fosse in ritardo guardando fuori dalla finestra, invece che sul terminale.

Intervista di Alessandro Testa