Al recente convegno sui 25 anni del Porto Antico che si è svolto presso i Magazzini del Cotone ad inizio dicembre, Francesco Gastaldi, genovese, professore di Urbanistica all’Università

Iuav di Venezia, ha ripercorso le vicende che hanno portato Genova ad essere una città turistica. Un percorso “lento, travagliato, non esente da difficoltà”, ha detto Gastaldi che ha ricordato come ancora negli anni Ottanta molti esponenti di sinistra si opponevano alla “città dei camerieri” e come, negli anni Ottanta, un progetto per l’insediamento di Disneyland a Genova fu considerato una sorta di boutade. Gastaldi ha brevemente ripercorso alcune tappe di quella vicenda, Riccardo Garrone patron della ERG era stato un accanito sponsor del progetto. Nel 1984 una delegazione di Disneyland USA venne a Genova, accompagnata da Garrone, dal presidente del porto Roberto D’Alessandro, dal presidente della Regione Rinaldo Magnani e dal docente universitario Victor Uckmar. A vantaggio di Genova gli americani valutavano la posizione cruciale e l’ottimo clima, successivamente fu presa anche in considerazione l’ipotesi di una apertura a Napoli, dopo quella di Parigi. Gastaldi, attraverso un articolo di stampa, ha ricordato come una risposta, non certo positiva, arrivò dal vicesindaco di Genova, il comunista Pietro Gambolato: “Qui si sta rendendo ridicolo ciò che è invece molto serio – disse – nessuno ha chiesto nulla al Comune che è il primo a dover dire di sì. Nella stessa zona, più o meno, la Regione si è occupata anche della possibile installazione di una centrale Enel. Solo in Liguria si passa con tanta superficialità da un’ipotesi a un’altra”. Gli sponsor dell’iniziativa, Garrone e Uckmar soprattutto, che avevano mantenuto i contatti con gli ambienti economici californiani, erano convinti che per le Colombiane del 1992 i personaggi di Walt Disney avrebbero popolato Genova offrendo un’attrattiva turistica senza precedenti e concretizzando una svolta verso la città post industriale.