Parole concilianti, rassicuranti, che fanno presagire un po’ di idillio. E non come avvenne quando da una costola di Ucina si staccò Nautica Italiana, creando scompiglio nello shipping italiano.

All’indomani della nascita di AssArmatori, pare che il legame con i cugini maggiori di Confitarma sarà stretto. Lo annuncia Stefano Messina, presidente della nuova associazione aderente a Confcommercio (con la benedizione delle parti sociali e dei palzzi romani, che contano), che non nasconde la delusione personale per non essere stato designato l’anno scorso alla presidenza di Confitarma (infatti alcuni hanno parlato di una scissione vera e propria), ma si dichiara pronto a voltare pagina e a collaborare con Mario Mattioli, numero uno di Confitarma, per l’interesse comune dell’armamento italiano.
“Non c’è dubbio che un anno fa, a quest’ora, credevo che probabilmente sarei stato eletto al vertice di Confitarma ma le idee che ho oggi sono le stesse di allora. Il programma e le idee fondanti del piano di AssArmatori sono uguali perché ho una visione tendente allo sviluppo e alla crescita del nostro paese e non al protezionismo”, afferma il genovese e genoano Stefano Messina, numero uno del Gruppo Messina e leader di AssArmatori.