L’Impegno del Comune di 22 milioni di euro, oltre ai 5,5 milioni per sanare i deficit costi ricavi già versati per i primi mesi del 2012 non sono sufficienti ad evitare la liquidazione

dell’Azienda a fine anno, servono pertanto azioni che salvaguardino i posti di lavoro e il servizio, oltre a una corretta informazione.
In pochi mesi l’amministrazione si è trovata a fronteggiare diverse situazioni nei confronti dell’azienda, come la nomina del Presidente, il reperire una prima parte dei fondi, cercare di far partire un piano industriale. Inoltre l’emergenza dovuta anche al taglio dei fondi dello stato e la mancanza della Legge Regionale in materia non consente ulteriori dilazioni dei tempi.
Questi i motivi per cui il Sindaco ha deciso di portare la discussione in Consiglio Comunale,che ha certamente amareggiato gli amministratori, per l’eccessiva tensione in aula ma che ha dato modo a Marco Doria (foto) chiarire alcune posizioni, quali la non volontà di caricare ulteriormente l’IMU e non introdurre una tassa di scopo, oltre ad escludere la privatizzazione di AMT.
Recepiti gli emendamenti dei consiglieri nel corso della seduta si è anche concordato un incontro con le forze di maggioranza chiesto dall’Italia dei Valori che ha votato contro la delibera, pur non avendo avanzato  contrarietà nel corso delle riunioni precedenti la seduta di Consiglio.
Adesso per evitare la liquidazione di AMT è necessario un programma di contenimento dei costi che la Giunta  presenterà in Consiglio Comunale prendendo in considerazione anche altre realtà, che a livello nazionale si sono trovate a fronteggiare una situazione simile. Un piano che vuole riqualificare e salvare il servizio, non potendo più riequilibrare  costi e ricavi con il bilancio del Comune.
Il piano aziendale come detto dal Presidente di AMT, necessità di una azione veloce per contenere lo squilibrio costi-ricavi, piano che terrà in considerazione la non privatizzazione dell’Azienda ma la verifica di cessione di quote di azionariato, oltre ad eventuali ammortizzatori pubblici ancora consentiti dalle leggi nazionali, la tutela dei posti di lavoro e delle tariffe; ma anche affrontare anche una rimodulazione del servizio in funzione anche dei cambiamenti della nostra società, non escludendo una riduzione dei  Km delle tratte dei bus, questa seconda parte del piano può avere un tempo più lungo inizio 2013 mentre per la riduzione dei costi verranno avviate le trattative con i sindacati  già da lunedì prossimo.

COMUNE DI GENOVA